sabato 20 aprile 2013

 
Sulla nostra bacheca di casa abbiamo attaccato un cartoncino blu sul quale c'è scritto "Ispirazioni", il cui intento era quello di dare spazio alle idee per la casa nuova.
quasi quotidianamente compare una nuova scritta, un disegno, uno scarabocchio, un sito da vedere..
la casa non potrà contenere tanti desideri, ma è bello che ci siano.
 
tra i vari siti di design, quelli che forniscono idee sul riciclo catturano decisamente la mia attenzione.
ecco, ad esempio, alcuni modi per riciclare un bancale
 
 






 
o un lettino ormai smesso..
 
 
 
queste foto le ho trovate su questo sito www.bioradar.net
che offre molti spunti per arredare e fare arte con i materiali più svariati e spesso a portata di mano
 
 
sulla scia dell'entusiasmo ho deciso di trasformare un armadietto, rinvenuto durante la sistemazione degi scatoloni in cantina, nella cucina giocattolo per Anita.
in uno dei prossimi post metterò le varie fasi di costruzione..
 
per ora ecco alcuni alimenti in feltro creati per allestire la cucina.
 
 


 
 ho trovato ispirazione in diversi siti, ma questo è il più completo
Il gruppo handmade felt food su flickr.
 
 

martedì 9 aprile 2013

in attesa

A volte si associa l'attesa ad un momento di sospensione, di immobilità, di inattività,
ma qui, dove di attese ce n'è più d'una,
si sente un fermento e un'elettricità pari all'inizio di un temporale.

Il trasloco, che ancora attende una data precisa a cui aggrapparsi, ci sta dando la possibilità di liberarci di molto più che le semplici cose superflue.
Ci sono ritrovamenti archeologici della nostra storia insieme, che rivisti e riletti ora ci fanno sorridere e recuperare emozioni e momenti sepolti sotto la quotidianità.
Ci sono scatoloni da colorare, per improvvisare casette e culle per le bambole o nascondigli segreti.
Ci sono gli amici e i parenti che si propongono per aiutare in ogni modo e occasioni per stare insieme.

 
Ci sono saluti da fare e riti da compiere..
 
 
L'attesa della nuova nascita, anch'essa senza data precisa ma solo presunta, sta portando una ventata di aria fresca e con essa una curiosità diffusa:
Anita, mentre una mattina faceva conversazione con la pancia, mi ha chiesto "posso vedere bimbo?" e, subito dopo Pasqua, forse memore delle uova di cioccolato, ha esclamato
"posso aprire pancia?" 
 
 

 Durante l'ultima ecografia, anche se non vogliamo conoscere il sesso di chi abita la pancia,
ho cercato di scovare in mezzo ad immagini confuse un segno.. e mi sembra di aver visto che anche Lorenzo strizzasse gli occhi in cerca di un indizio..
in realtà mi è parso di vedere un testicolo là dove poi ha fatto la misurazione della testa..:-)
 
 
 
 
 

venerdì 5 aprile 2013

il venerdì del libro

oggi partecipo per la prima volta al "venerdì del libro" proposto da Homemademamma, un'iniziativa che ha lo scopo di far circolare informazioni sulla buona lettura per il week end..

il libro che voglio proporre è il primo che ha interessato Anita



Tararì tararera di Emanuela Bussolati, è un divertentissimo libro per bambini da 0 a 6 anni.


Tararì tararera è una storia semplice: un piccolino cerca il suo spazio di autonomia. Fa “il furbo” credendosi grande. Vive qualche avventura. Ritrova la mamma, che dopo un attimo di felicità lo sgrida per bene. Infine viene considerato “grande” in virtù del fatto che è riuscito a cavarsela e a farsi un grande amico.





Il libro è scritto in lingua Piripù, una lingua inventata, sonora, scoppiettante, fatta per essere letta facendo le voci, allargando o stringendo la bocca, alzando o abbassando la voce, interpretando emozioni.

Stupiva come Anita seguisse con attenzione cogliendo il senso della storia.. ed è stato divertente vedere i nonni che, su insistenza di Anita, cercavano di leggere in lingua Piripù. 

giovedì 4 aprile 2013

un omaggio alle donne con le quali ho la fortuna di condividere percorsi..
 



a coloro che resteranno sempre radici salde
 


















a colei che mi ha portato nella pancia
e accompagnato alla vita





















a coloro che, pur non avendo condiviso la stessa pancia,
sono sorelle


 
 






a coloro che sono maestre e sentieri da seguire

 







a coloro che mi fanno sentire bambina













a coloro che mi hanno fatta rinascere donna




 









a chi, inaspettatamente, mi ha insegnato l'eleganza




 
 
 
 
..e a colei che mi ha fatto nascere mamma.
 
 

mercoledì 20 marzo 2013


L'equinozio di primavera è avvenuto questa mattina alle 12.02 (ora italiana), dando il via alla primavera astronomica.
Una stagione che non ho mai amato, anche se non so dire il perchè;
insomma niente allergie o altri disturbi; in fondo mi ha anche creato alibi quando la consueta smemoratezza colpiva più del solito..
Quest'anno, però, l'ho attesa in modo particolare;
non sono stanca dell'inverno che ancora a giorni alterni si fa vivo
e sono felice che la neve sia scesa copiosa,
ma sento forte la voglia di un risveglio.
 
 
RISVEGLIO dei sensi, del corpo:
alla fine di questa stagione una nuova vita avrà concluso il suo percorso dentro di me
e deciderà di uscire.
 
 
 
 
 
 
 
RISVEGLIO della mente, della coscienza, nella realtà che viviamo:
la maternità permette di vivere in una bolla d'acqua, come se si fosse a propria volta in un grande utero, dal quale si sente l'esterno attutito e come se fosse impossibile esserne investiti.
 
 
 
RISVEGLIO dopo un grande sonno ristoratore
 e portatore di grandi sogni da realizzare, come la casa nuova che ci aspetta e nella quale speriamo di entrare durante la primavera..
 
 
 
 
 
 
 
 
RISVEGLIO  della terra:  di segni ce ne sono già tanti e la vicinanza di Anita, con la sua curiosità inesauribile, mi aiutano a notarli più di quanto facevo negli anni passati..
 
 
 
 
 
 

allora Buona Primavera a tutti, buon risveglio e buon cambiamento.

"quando soffia il vento del cambiamento, c'è chi costruisce muri alti e chi mulini a vento"
proverbio cinese




mercoledì 13 marzo 2013

Questi disegni ad acquarello appartengono a Geninne, una (come lei si definisce) appassionata e curiosa artista che vive in centro America.
Il suo sito http://blogdelanine.blogspot.it/ è un sogno ad occhi aperti
e, inoltre, unisce la passione di Lore per gli uccelli e la mia per l'illustrazione e l'accostamento di oggetti e colori.
 
 







ecco, allora, qualche scatto di incontri ravvicinati con i piccoli abitanti del cielo..








 
 

sabato 2 marzo 2013

Quando a 15 anni cambiammo casa, avevo finalmente una camera tutta per me;
era lunga e stretta e si trovava sopra un arco sotto il quale passava la strada, la via Borghetto.
Mi piacque subito, soprattutto quella parete in fondo..
espressi subito l'intenzione di fare un bel murales!
Il giorno dopo, come risposta, trovai appeso un enorme quadro con gli angioletti; 
protestai ma alla fine mi rassegnai e negli anni successivi
non feci che tappezzare il quadro con foto, disegni e ritagli.
Il giorno prima che mio fratello si sposasse, con la manicure appena fatta, mi decisi e, tolto il quadro, iniziai a disegnare una dea africana che avevo visto raffigurata in un centro d'arte in Malawi.
Fu un momento bellissimo, liberante e rilassante (vista l'agitazione per il matrimonio).
Mentre il disegno prendeva forma, chiacchieravo con mio fratello, che stava seduto per terra.
La nostra ultima chiacchierata, prima che lasciasse casa..
Quando mio padre vide il disegno con questa grande donna a seno nudo mi disse: "quasi quasi ti faccio disegnare la Marini sul soffitto sopra il mio letto!".
 
La sensazione di benessere di quel giorno la ritrovo ogni volta che sono davanti ad una parete bianca pronta per essere disegnata. 


questo è quello fatto prima che Anita nascesse per accoglierla nella sua camera..


 
(l'avevo fotografato per un volantino quindi ci sono i miei riferimenti)

 

venerdì 15 febbraio 2013

Anita e Fuser

La storia di Anita e Fuser, il nostro cane dall'animo selvaggio e libero, inizia quando ancora Anita era nella pancia. Fuser intuì subito che qualcosa stava cambiando nel mio corpo; ogni mattina mi annusava curioso. Quando la pancia si fece evidente, Fuser diventò la mia guardia del corpo.






Durante una vacanza in campeggio, ormai all'ottavo mese, avevo bisogno di andare in bagno almeno due volte per notte; ogni volta uscivo dalla roulotte e Fuser si alzava dalla sua cesta per accompagnarmi fino ai bagni: camminava attento ad ogni rumore un metro e mezzo avanti a me e mi aspettava paziente fuori della porta.
Una volta partorito, appena tornati dall'ospedale, abbiamo lasciato che Fuser annusasse Anita; dopo averlo fatto ha annusato me, per l'ultima volta..



Col tempo Anita ha iniziato a muoversi per casa, sempre più interessata a quel cagnolino che faceva il sostenuto, ma che ogni tanto le dava una leccatina sul naso.







Con la sua capacità di movimento è cresciuta anche la voglia di condividere con Fuser giochi e spazi con gran gioia di lui...


 
 
 
 
 
Ogni tanto bisogna salvare Fuser dall'entusiasmo di Anita, ogni tanto quando piange Anita Fuser si mette ad ululare..
ma è davvero bello pensare alla strada che faranno insieme..

mercoledì 13 febbraio 2013

sassi di mare, piatti e rotondi con la riga bianca;
sassi di fiume, dalle mille sfumature di grigio;
ciotoli di vetro e piastrelle pazientemente levigati dall'acqua.
 
Non mi stancherei mai di stare chinata a cercare quelli più adatti ad un lavoro..
Qualche anno fa, i primi di marzo, scendemmo in liguria per un paio di giorni.
Il tempo era dei paggiori: acqua il primo giorno e neve e vento il secondo, ma trascinai comunque Lorenzo, mio marito, sulla spiaggia in cerca di sassi.
Riparato da un umile ombrellino portatile, che si piegava per il vento, Lore rimase in silenziosa osservazione, covando chissà quali pensieri di vendetta, che mai mi confidò.
Tornai a casa soddisfatta, nonostante la laringite che mi accompagnò per qualche settimana.. che fosse la vendetta di Lorenzo.. ogni tanto mi pareva di cogliere nel suo sguardo un moto di soddisfazione..



 
 





 

domenica 10 febbraio 2013

Mi stupiva come mia nonna riuscisse a lavorare a maglia con gli occhi chiusi;
lo faceva sempre: come prendeva in mano i ferri, gli occhi le si chiudevano.
Scopri che da giovane mia nonna, durante la notte,
produceva vestiti per i suoi numerosi figli;
li faceva intrecciando la lana, con gli occhi ormai chiusi
 dalla fatica della lunga giornata.



Credo che quella piccola grande donna, insieme alla lana, abbia saputo tessere la vita
tenendo insieme gioie e dolori, desideri e realtà,
chiudendo gli occhi di fronte a ciò che non era importante.









giovedì 7 febbraio 2013


si dice che la gravidanza è caratterizzata da "voglie" insolite di cibo..
le mie voglie, invece, sono di luoghi
e oggi ho voglia di mare
del mare d'inverno,
delle passeggiate nei carruggi
mentre si mangia la focaccia al formaggio,
delle camminate sulla spiaggia, in cerca di tesori,
di leggere un libro mentre il mare respira e i gabbiani ti camminano intorno
 
e allora non mi resta che consolarmi con le foto dei mari d'inverno
scattate negli anni scorsi
e ascoltare "creuza de ma" di De Andrè
 
 
 





noli









camogli



varigotti



        rimini




corsica






comacchio