martedì 9 aprile 2013

in attesa

A volte si associa l'attesa ad un momento di sospensione, di immobilità, di inattività,
ma qui, dove di attese ce n'è più d'una,
si sente un fermento e un'elettricità pari all'inizio di un temporale.

Il trasloco, che ancora attende una data precisa a cui aggrapparsi, ci sta dando la possibilità di liberarci di molto più che le semplici cose superflue.
Ci sono ritrovamenti archeologici della nostra storia insieme, che rivisti e riletti ora ci fanno sorridere e recuperare emozioni e momenti sepolti sotto la quotidianità.
Ci sono scatoloni da colorare, per improvvisare casette e culle per le bambole o nascondigli segreti.
Ci sono gli amici e i parenti che si propongono per aiutare in ogni modo e occasioni per stare insieme.

 
Ci sono saluti da fare e riti da compiere..
 
 
L'attesa della nuova nascita, anch'essa senza data precisa ma solo presunta, sta portando una ventata di aria fresca e con essa una curiosità diffusa:
Anita, mentre una mattina faceva conversazione con la pancia, mi ha chiesto "posso vedere bimbo?" e, subito dopo Pasqua, forse memore delle uova di cioccolato, ha esclamato
"posso aprire pancia?" 
 
 

 Durante l'ultima ecografia, anche se non vogliamo conoscere il sesso di chi abita la pancia,
ho cercato di scovare in mezzo ad immagini confuse un segno.. e mi sembra di aver visto che anche Lorenzo strizzasse gli occhi in cerca di un indizio..
in realtà mi è parso di vedere un testicolo là dove poi ha fatto la misurazione della testa..:-)
 
 
 
 
 

1 commento:

  1. è emozionante! come è emozionante sentire teresa che dice di essere dispiaciuta... Piccoli successi del quale essere orgogliosi. Piccoli tesori da custodire in segreto!!!

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